Michelle McLeod è morta dopo un attacco da parte di un cane ad Aberdeen. Un uomo è stato incriminato in relazione all’incidente.
Aberdeen è stata teatro di una tragedia che ha scosso profondamente la città locale, una donna, Michelle McLeod, 41 anni, è stata uccisa da un cane all’interno di un appartamento in Foresterhill Road, nei pressi dell’ospedale Royal Infirmary. Le autorità, intervenute poco dopo le 23:15, hanno trovato Michelle priva di vita. La notizia ha immediatamente fatto il giro della città, generando sgomento e domande su come sia potuto accadere un evento così drammatico.
Secondo Police Scotland, il cane responsabile dell’attacco era un American Bulldog, razza nota per la sua forza fisica. L’animale è stato successivamente soppresso. Le indagini hanno portato all’incriminazione di un uomo, sebbene non in relazione diretta con la morte della donna, ma con altri aspetti dell’accaduto. Il caso è ora sotto esame del Procuratore Fiscale.
Un episodio preceduto da segnali d’allarme
Non si tratta del primo episodio problematico collegato a quel cane. Già nel giugno 2024, la stessa Michelle era stata coinvolta in un attacco ad un altro cane, avvenuto sempre nella stessa zona. Secondo la testimonianza di Klaudia Jackowska, vicina di casa, l’animale di Michelle – pur indossando una museruola non ben fissata – aveva aggredito il suo border collie, causandogli ferite. Il fatto era stato denunciato alla polizia e l’altro cane aveva avuto bisogno di cure veterinarie.
Questi segnali avrebbero potuto rappresentare un campanello d’allarme per le autorità, che forse avrebbero potuto prevenire la tragedia successiva
Dolore e rabbia in una città scossa
Dopo la morte di Michelle, familiari e amici hanno espresso il proprio cordoglio, ricordandola come una “madre, figlia e amica molto amata”. Numerosi messaggi di affetto sono stati condivisi sui social, sottolineando quanto fosse conosciuta e apprezzata. Tuttavia, accanto al dolore, cresce anche la rabbia per una morte che, secondo molti, poteva essere evitata.
L’incidente riapre il dibattito sulla gestione dei cani pericolosi in Scozia e sulle responsabilità legali dei proprietari. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire eventuali negligenze e definire le responsabilità.
